Parquet: tutto quello che serve sapere prima di sceglierlo

Scegliere il parquet giusto per impreziosire l’ambiente è importante sia per quanto riguarda le caratteristiche estetiche sia per quelle di durata nel corso del tempo e manutenzione.

Il parquet chiarissimo, scuro o medio può essere più pregevole o meno in base alle caratteristiche del legno e del metodo che si utilizza per la posa e la finitura finale. 

Ma quali sono le caratteristiche da ricercare in un parquet? Vediamo nel dettaglio: come scegliere il giusto parquet e quali sono le principali tipologie! 

Parquet Boschi di Fiemme - Ferro

Le caratteristiche principali da ricercare in un parquet

 Sicuramente le peculiarità estetiche del legno sono uno dei motivi principali per i quali si sceglie di installare il parquet per il pavimento della propria abitazione, al posto di altre soluzioni come il gres porcellanato, o il marmo.

Ma il legno del parquet non si presenta solo bello da vedere ma offre anche degli ottimi vantaggi dal punto di vista funzionale, se si sceglie un prodotto di ottima qualità. 

Un parquet di qualità dev’essere costituito da un’ottima essenza legnosa, deve presentare una giusta resistenza e durata nel corso del tempo, inoltre è bene chiedere sempre la garanzia di rinnovo per riuscire a sopperire ai segni di usura più profondi.  

Naturalmente, un buon parquet ha bisogno anche di una manutenzione ordinaria con alcuni gesti quotidiani che possano renderlo sempre pulito e lucido. A questi poi si accostano quelli straordinari che vanno eseguiti ogni tanto come: stuccatura, lucidatura, levigatura, finitura.

Tra le principali caratteristiche intrinseche del parquet c’è quella di essere un buon isolante. Grazie a questa capacità insita nel legno naturale, il parquet risulta essere ideale sia per evitare la diffusione del rumore, sia per migliorare il mantenimento di una corretta temperatura nell’ambiente interno. 

Per capire se un parquet sia di buona qualità bisogna considerare alcuni specifici dettagli quali: il prezzo (un buon parquet non può costare eccessivamente poco); la pavimentazione in legno dev’essere in grado di essere ripristinata e tornare allo splendore iniziale con semplici gesti di manutenzione ordinaria e straordinaria. 

Infine, oltre a considerare i costi e i tempi di posa, bisogna anche capire le differenze che sussistono tra: parquet in massello, parquet in legno prefinito oppure in rovere. Le differenze tra queste tre tipologie di parquet vanno considerate sia per verificare quale sia il migliore per le esigenze estetiche sia funzionali.

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Parquet in massello: caratteristiche principali

Il parquet in legno massello si presenta con essenze sia chiare sia scure. Se si vuole rendere l’ambiente più luminoso (ad esempio nel caso in cui ci siano poche finestre in casa) allora è meglio scegliere un legno massello nelle essenze chiare.

Se di inverno si riscalda l’ambiente domestico interno per molte ore, è meglio optare per un parquet realizzato con un legno massello che sia  in grado di sopportare eventuali sbalzi di temperatura, il calore prolungato  all’interno della casa ed eventuali riscaldamenti a pavimento. 

Quando si sceglie il parquet in genere si usa lo stesso tipo e lo stesso legno per tutte le stanze. Spesso però si consiglia di adattare le varie tipologie di legno massello alle diverse stanze. Al fine di non rischiare che si rovini il parquet su lungo periodo. 

Ad esempio: il teak è un legno consigliato per il bagno, la cucina oppure nel caso in cui si scelga di installare il riscaldamento a pavimento. Negli ambienti umidi sono consigliati anche legni come: il doussiè, il merbau e l’iroko. 

Una scelta oculata del parquet ha bisogno di tener conto sia dei fattori estetici sia di quelli ambientali e morfologici del legno. In quanto, essendo una materia viva si adatta alle condizioni del clima. Inoltre, per il legno massello bisogna rispettare le condizioni di posa e di manutenzione.

Il legno massello ha un costo più elevato, richiede maggior attenzione durante le attività come la levigatura e la verniciatura. Inoltre, il tempo di posa ha bisogno di 40 giorni, durante i quali non si può camminare sul pavimento. 

Le caratteristiche del Parquet prefinito

Il parquet prefinito è un prodotto pronto per essere posato direttamente sul pavimento grezzo. La caratteristica principale di questo peculiare parquet è quella di presentare delle tavole di legno, che possono essere di varie dimensioni, che sono semplici da montare e che resistono al calpestio anche dopo poche ore dalla posa.

In caso di parquet prefinito le tavole in legno vengono già trattate e rifinite durante la fase di produzione. Nella fase di posa dunque, non hanno bisogno di attività di verniciatura o di lamatura per rifinire il lavoro.

Le tavole a listoni oppure a listelle, indipendentemente dalla grandezza, sono costituite normalmente da due strati di legno. Quello sottostante è in legno povero, mentre quello superiore è costituito in legno nobile. Questa tipologia di lavorazione a strati prende il nome di parquet multistrato.

Esistono due tipologie di parquet prefinito: uno a due strati che risulta essere meno costoso e meno resistente, e uno a tre strati che invece è più costoso ma anche più resistente.

Inoltre, il prefinito a due strati ha un equilibrio sottile avendo un solo strato sottostante a fungere da supporto per l’intera struttura. Mentre il parquet prefinito a tre strati presenta una maggiore stabilità e compattezza, e anche al momento della posa non presenta flessioni o tensioni che possano complicare il lavoro. 

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Parquet in rovere: le principali caratteristiche

Infine, tra le varie tipologie di parquet che si possono scegliere c’è quello in rovere. Quando si tratta di parquet in rovere, il legno in genere viene estratto da una quercia caducifoglie che proviene dall’Europa e dall’Asia.

L’albero di rovere ha una crescita lenta ma proficua, infatti l’albero raggiunge i 40 metri di altezza. L’albero di rovere presenta un tronco molto ramificato e slanciato perfetto da impiegare nel campo della falegnameria e dell’industria.

Un elemento estetico della struttura che si ripresenta anche al momento della creazione del parquet è fornito dalla corteccia che si presenta molto liscia all’inizio e con una serie di fessure che tendono al grigio scuro.

Naturalmente, come per le altre tipologie di parquet anche il rovere si può declinare in varie tonalità come: bruno, tendente al giallastro, o con sfumature rossastre che variano in base all’estetica proposta dalla casa di produzione. 

Uno dei vantaggi del rovere è l’estetica che lo contraddistingue e che permette di creare un ambiente dall’aspetto caldo ed elegante. Non solo, il rovere è il legno migliore per sfruttare il parquet anche come elemento di isolamento termico e acustico.

Non solo, il rovere è indicato per la posa in zone molto umide. Infatti, è consigliato per la posa in quelle zone o città dove ci sono elevati tassi di umidità durante il corso dell’anno. Inoltre, è perfetto per fare il pavimento in parquet, in bagni e cucine.

Infine, bisogna sottolineare come il parquet in rovere è molto resistente e ha una durata ottimale nel corso degli anni. 

 In conclusione: la scelta di un buon parquet chiarissimo, scuro, bruno, in rovere, massello o prefinito, richiede attenzione a due elementi specifici le caratteristiche estetiche che devono essere idonee alla propria abitazione; e le funzionalità che si ricercano nel parquet, considerando anche manutenzione e tempi di posa.

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