Dimmi che lettore sei e ti dirò quali lampade da lettura scegliere
Gli amanti dei libri sanno benissimo che le migliori lampade da lettura sono quelle che garantiscono un’illuminazione circoscritta ma non accecante. Con la luce giusta, infatti, possiamo davvero rendere perfetti quei momenti in cui prendiamo una pausa dalla frenesia delle nostre giornate, ci allontaniamo dal nostro mondo iperdigitalizzato e ci immergiamo tra le pagine. Certo, ogni lettore ha i suoi gusti e i suoi rituali: c’è chi trova l’atmosfera perfetta in un angolo del soggiorno o dello studio e c’è chi divora romanzi rigorosamente a letto prima di dormire; c’è chi ha bisogno di una scrivania ben illuminata e di una sedia comoda per leggere il giornale e c’è chi sceglie poltrona o dormeuse e luce bassa, prendendosi anche il piacevole rischio di addormentarsi a metà capitolo…
Oluce illumina la lettura dal 1945
Tra tutte le lampade da lettura, oggi abbiamo voluto soffermarci sui modelli a piantana di Oluce, storica azienda fondata a Milano nel 1945. Fin dai primi anni, Oluce ha prodotto lampade diventate iconiche, progetti firmati da grandi esponenti del design italiano e internazionale. Denominatore comune è la potenza espressiva delle forme, la capacità di racchiudere in oggetti funzionali e raffinati tutta la forza evocativa della luce. Una produzione ricchissima e pluripremiata in cui chiunque trova il suo pezzo prediletto, ma per concentrarci sul nostro tema noi abbiamo ristretto il campo e scelto sei lampade da terra e due applique a stelo: otto modelli perfetti per illuminare la zona lettura.
Lampada Parallel
Iniziamo, per così dire, dal fondo, con una delle ultime novità di Oluce. Parallel è una lampada da terra composta da un solido stelo laterale creato con due piatte metalliche parallele e un paralume cilindrico rivestito in pelle martellata. È questo materiale inatteso, accostato alle linee essenziali, che conferisce a Parallel la sua grande personalità. Geometrica, moderna e raffinata: una lampada da lettura capace di inserirsi in ambienti diversi. Ne abbiamo parlato anche qui.
Lampada Spider
Disegnata da Joe Colombo nel 1965 partendo da una speciale lampadina a spot orizzontale, Spider è caratterizzata dal corpo illuminante montato sullo stelo grazie a uno snodo in melamina. La serie di lampade Spider porta a Oluce il suo primo Compasso d’Oro nel 1967 e nel 1972 vola a New York per la mostra ”Italy: the New Domestic Landscape”: una lampada “vip”!
Lampada G.O.
G.O. sta per Giuseppe Ostuni, che negli anni ’60 ha disegnato questo modello oggi rieditato. Vintage ma attualissima, con uno stelo verticale e un braccio orizzontale su cui è montato il paralume cilindrico. La tige orizzontale è snodata, scorrevole, riposizionabile: una lampada da lettura orientabile nello stile dell’arredo anni Sessanta. La riedizione di G.O. è caratterizzata da finiture ricercate e da dettagli che omaggiano il passato, come la versione con l’oro satinato in contrasto al nichel nero. Leggi anche il nostro focus su G.O.
Lampada 1953
Nella lampada 1953, design Ostuni & Forti, il paralume si sposta dal centro dello stelo, come da paradigma della classica abat-jour, al lato. 1953 è un oggetto decorativo ma essenziale e senza tempo, che spicca per la classica forma cilindrica e il prezioso contrasto dell’oro satinato (stelo e interno del paralume) con il nero (esterno del paralume, base e impugnatura). Abbiamo scritto di 1953 anche qui.
Lampada Amanita
La lampada da lettura Amanita, disegnata da Mariana Pellegrino Soto, può essere descritta semplicemente così: due dischi, uno più sottile che funge da base e uno più spesso che contiene la fonte luminosa LED, collegati da uno stelo obliquo e sottile. Un progetto perfetto nella sua semplicità, proporzionato, leggero e affascinante con la sua forma a “Z”.
Lampada Alba
Un altro progetto di Mariana Pellegrino Soto entra nel nostro best of delle lampade da lettura. L’ispirazione di Alba arriva dal mondo naturale e in particolare dall’immagine di una goccia d’acqua sopra una superficie. I corpi illuminanti delle lampade si appoggiano delicatamente sui supporti a “L”, che per un maggiore impatto visivo sono realizzati con una finitura ottone satinato: armoniosa e chic.
Lampada Coupé
La lampada Coupé di Joe Colombo ha vinto nel 1968 l’International Design Award dell’American Institute of Interior Designers, a Chicago. E a ulteriore conferma della sua fama internazionale, la serie fa parte della collezione permanente del MoMA di New York e del Neue Sammlung Museum di Monaco di Baviera. In principio doveva essere una variante della Spider, con base e stelo identici, poi la sua particolarissima calotta è diventata un cult. È anche un pezzo decisamente ingegnoso: il riflettore scorre sulla tige in alto e in basso ed è orientabile lateralmente. Qui ve la mostriamo in versione applique.
Lampada Plume
Christophe Pillet disegna Plume per un prestigioso hotel di Saint-Tropez. L’obiettivo era progettare una lampada ornamentale ma minimale e leggera. Pillet utilizza una sottile superficie metallica e la piega dolcemente al centro per ricavare la piuma delicata che funge da riflettore. Preziosa ed elegante, irresistibile nella versione lampada da parete.