Le icone di Alias reinterpretate nel progetto fotografico: “Interpreting Something Else”

Nel suggestivo connubio tra arte, scultura e installazione, il talentuoso fotografo Alecio Ferrari e lo Studio Testo hanno accolto l’arduo compito di reinterpretare otto pezzi iconici del rinomato brand di arredo di design Alias.

Il risultato? Un processo creativo audace e ironico che si dipana tra le sinuose linee dell’arte contemporanea, omaggiando l’atemporalità del design Alias e riscoprendo i suoi valori fondanti.

alias design

Sono otto le protagoniste di questo shooting fotografico, otto prodotti che hanno fatto la storia di Alias. Firmati da alcuni dei più influenti designer mondiali, che collaborano con l’azienda fin dai suoi esordi: Giandomenico Belotti, Mario Botta, Alberto Meda, Paolo Rizzatto, Riccardo Blumer e Patrick Norguet.

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Otto icone di Alias rivisitate in tre chiavi estetiche

Le otto opere sono state rivisitate seguendo tre diverse chiavi di lettura: “destrutturazione”, “ironia” ed “equilibri”; una rielaborazione che dimostra come il design possa essere sempre riletto e reinventato da nuovi linguaggi  e resistere alla prova del tempo. Anche se si tratta di icone.

I prodotti usati come modelli nel progetto fotografico sono:

Destrutturazione: Prima, Seconda, Bigframe di Alias

prima chair alias design
seconda chair alias
bigframe alias

In questi scatti, le sedie Prima e Seconda di Mario Botta si destrutturano, formando sculture astratte, mentre le componenti colorate della Bigframe di Alberto Meda fluttuano, componendo un’opera originale. Un’audace riassemblaggio che sposta l’attenzione sulle forme e le finiture, trasformando il design delle sedute in espressione artistica contemporanea.

Ironia: New Lady, Kobi, Robot di Alias

kobi chair alias
robot alias
new lady alias

In questi successivi scatti, la New Lady di Paolo Rizzatto si fonde con un ammasso di abiti colorati, aggiungendo un tocco di eleganza a un contesto inusuale. La seduta Kobi di Patrick Norguet invece, abbraccia una nuova identità come cestino della spesa, ricolmo di prodotti colorati no-logo. L’iconico Robot di Mario Botta, del 1989, rivela un lato ludico riempiendo i suoi cassetti con pomodori rossi, un’esplosione di colore nell’austerità del design.

Equilibri: Laleggera Hide, Spaghetti di Alias

spaghetti chair alias
laleggera hide alias

Infine, in un intrigante balletto di equilibri, uno o più prodotti emergono sospesi, delicatamente poggianti su elementi fragili e instabili. Le sedie Lalaggera hide-leather di Riccardo Blumer, datate 2023, si ergono in un perfetto equilibrio una sull’altra, sostenute da una piuma, mentre la celebre Spaghetti chair si dispiega in un affascinante intreccio di cordini in PVC, creando un gioioso motivo grafico.

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