Come ricavare uno studio in una stanza piccola

Quando si arreda la casa si considerano tutti gli spazi, scegliendo come organizzarli e a cosa destinarli: questo ragionamento avviene sia in caso di nuovo arredo, quando ci si trasferisce in un nuovo appartamento magari, sia in occasione di una ristrutturazione.

Il momento destinato alla riflessione sull’arredo può essere davvero appassionante, tra idee raccolte sui cataloghi, spunti trovati sui blog di settore più aggiornati e visite a negozi di mobili e complementi. Scegliere quale sarà lo stile a cui ispirarsi e individuare colori e tendenze risulta un grande stimolo di fantasia – ma prima ancora di scegliere colori e oggetti ci sono riflessioni da fare sulla disposizione stessa degli spazi.

Se infatti le zone della casa come la cucina e il soggiorno hanno una destinazione piuttosto scontata, va detto che ci sono alcuni spazi che possono essere declinati in modo molto personale a seconda delle esigenze personali o familiari. Non si tratta soltanto di gusto estetico ma di funzionalità, che per ognuno trova la sua dimensione ottimale in base alla quotidianità, agli impegni e allo stile di vita.

Le zone della casa con una destinazione varia: lo studio

Nella casa esistono diversi spazi che non sono chiaramente assegnati a un uso specifico. Si tratta per esempio dello studio, che sempre più spesso risulta utile in un’abitazione ma che non sempre viene considerato essenziale quando si procede all’arredo: ci si potrebbe quindi trovare ad aver bisogno di uno studio quando la casa è già arredata.

Lavorare dal proprio domicilio con il cosiddetto “smart working” è una pratica comune in certe attività, rendendo quindi particolarmente utile avere uno spazio dedicato, ma anche chi non lavora da casa può avere un grande beneficio nell’avere una zona in cui poter gestire i conti o la documentazione, oppure dedicarsi a un’attività manuale.

Talvolta si reputa semplicemente che in casa non ci sia uno spazio così: abitazioni piccole o vani di metratura non importante possono far pensare che la destinazione non possa concretizzarsi. Adibire a ufficio una stanza intera non è sempre fattibile anche perché potrebbe non esserci la  stanza in più. Non è sbagliato pensare che serva uno spazio apposito, magari grande e luminoso, per creare uno studio – tuttavia anche quando questo vano ideale non è disponibile si possono creare delle soluzioni molto valide.

Vediamo allora come creare uno studio in casa, ragionando su due diverse opzioni: l’adibire un angolo ufficio in una parte di una stanza usata per altro, oppure allestire lo studio in una stanza dedicata, anche se è una stanza piccola magari fino a quel momento usata per sgombero.

Angolo studio in soggiorno o in camera da letto, praticità ma con stile

Il salotto è una zona della casa dove si trascorre molto tempo. L’idea di inserire elementi diversi da quelli considerati di relax e di rappresentanza potrebbe non piacere: ricordiamo infatti che in soggiorno “si riceve”, cioè è in questo ambiente che si accolgono gli ospiti, ecco perché spesso ci si dedica a renderlo particolarmente piacevole nell’arredo e nei complementi.

Pensare di inserire una zona studio in soggiorno non corrisponde però necessariamente a rovinare lo stile che si è scelto! Anzi, esistono alcune strategie che possono dare un tocco in più alla stanza, creando una zona accogliente e raffinata senza stravolgere gli spazi. L’ambiente può essere contemporaneamente funzionale e bello: lavorare dove si apprezzano spazi armoniosi e colori può addirittura consentire una particolare energia.

“Piazzare” quindi una scrivania o un grosso tavolo con mensole in soggiorno è la soluzione? Fortunatamente, no. Per quanto ci siano grandi spazi, non sempre inserire un elemento ingombrante può essere consigliabile, si rischierebbe davvero di cambiare molto l’impatto estetico della stanza. L’idea più adatta a questa opzione di adibire a zona studio una parte del salotto è quindi scegliere una scrivania a scomparsa, che permette di essere richiusa quando non utilizzata, occupando uno spazio decisamente minore e non lasciando a vista fili e cavetti vari, fogli, libri e penne. Ci sono scrivanie di ogni stile e sono davvero pratiche per moltissimi aspetti, in particolare perché consentono di azzerare l’ingombro quando non sono in uso, mentre al momento del bisogno si possono aprire.

La possibilità di chiudere il piano, che spesso (ma non sempre) è a ribalta permette di impattare al minimo sia dal punto di vista estetico che da quello dell’ingombro. Si può quindi pensare di abbinare la scrivania a scomparsa allo stile della parete attrezzata del soggiorno, portandola quasi a comporre un elemento aggiuntivo della struttura.

Nel caso in cui si opti per l’inserire l’angolo studio in camera da letto, una scrivania a scomparsa è ancora più consigliabile perché può evitare di dare un effetto diverso e meno rilassante alla zona notte. Molto spesso questo tipo di mobile contiene anche mensole e ripiani che non si trovano nella ribalta bensì nella parte fissa e che quindi fanno mantenere facilmente l’ordine.

Lo studio in una stanza dedicata: spazi piccoli ma ben sfruttati

Se la disposizione della casa lo consente, si potrebbe decidere di dedicare una stanza proprio all’uso ufficio o studio. Anche in caso la stanza in più ci sia, però, potrebbe essere di dimensioni ridotte e non rendere ottimale adibirla a studio… si possono studiare allora soluzioni salvaspazio che rendano la camera perfetta per la destinazione scelta, lasciando però anche spazio per altro. 

Per esempio, inserire in questa stanza un divano letto può permettere di accogliere con ogni comfort gli ospiti pur mantenendo l’atmosfera seria di uno studio, con scrivania e sedia da lavoro.