Morpheus Hotel Macao di Zaha Hadid

Fra gli ultimi lavori progettati da Zaha Hadid (portato a termine dal suo studio di architettura a Londra), il Morpheus Hotel Macao è una delle opere più complesse della più visionaria creatrice di spazi dell’epoca moderna. L’esclusivo luxury hotel di Macao, la prima e anche l’ultima colonia europea in Asia (20 anni fa è tornata sotto la sovranità cinese), si trova nella Striscia di Cotai, sede della maggior parte dei nuovi casinò e resort della “Las Vegas d’Oriente” o “City of Dreams”, come viene soprannominato questo minuscolo territorio con una delle più alte densità di popolazione del mondo e oltre trenta milioni di turisti all’anno.

Al limite (come quasi sempre) della progettazione possibile, Zaha Hadid ha disegnato sulle fondazioni di una torre condominiale mai conclusa un parallelepipedo di 40 piani, alto quasi 160 metri, sostenuto da uno spettacolare involucro a più strati: uno scheletro portante esterno (esoscheletro) e una membrana di vetro e alluminio che si trova dietro questo avveniristico reticolato di acciaio: un vero capolavoro d’ingegneria e innovazione tecnologica.

A cambiare radicalmente l’aspetto a questa gigantesca scatola di vetro eccezionalmente impacchettata, è la foratura con più “buchi” dalla forma organica nel centro dell’edificio. Qui si snodano i percorsi dei ponti e passarelle che collegano le due parti della costruzione e che danno vita ad uno straordinario mondo interiore fatto di prospettive e viste del tutto inaspettate.
Nei 70mila metri cubi del complesso si distribuiscono un atrio scenografico attraversato da ponti sospesi, un hotel a cinque stelle superior di 730 camere con bagni equipaggiati da Duravit, esclusive ville individuali, panoramici ristoranti stellati, un casinò, un centro commerciale e, al quarantesimo piano, una piscina a sfioro dalla vista mozzafiato.

E così Morpheus, il dio dei sogni nella mitologia greca che dà nome all’hotel, prende forma, o meglio, mille e una forma, in un luogo che è un microcosmo da sogno, un pianeta nel pianeta, e che, almeno per qualche giorno, possiamo permetterci di toccare per davvero.

DOVE: Cotai, Macao, Cina
Foto: Courtesy Duravit

 

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