La cucina di riciclo ecosostenibile

IN FOTO: Cucina Filoantis33, design R&S Euromobil e Roberto Gobbo, Euromobil 

La sostenibilità entra in cucina, questa volta attraverso il suo arredo. Si, perché oltre alla scelta consapevole delle materie prime per cucinare – dal chilometro zero ai prodotti bio o imballati con un packaging riciclabile – anche i mobili hanno una loro storia ecologica. Il tema è immenso e in realtà riguarda un po’ tutto il mondo della casa e dell’industria dell’arredo con i suoi diversi sistemi di produzione, dall’acquisto delle materie prime al tipo di lavorazione.
Grazie alla crescente attenzione dei consumatori sono oramai molte le aziende che si confrontano con il tema e investono nelle nuove tecnologie eco-friendly, spesso iniziando proprio dall’interno delle loro strutture andando, per esempio, a sostituire i sistemi di riscaldamento degli impianti – dalle caldaie tradizionali ai combustori a biomasse che non contribuiscono all’effetto serra – oppure utilizzando imballaggi riciclabili al 100% come il cartone o i film termoretraibili biodegradabili. Ma oltre a verificare quanto siano coerenti i produttori nei loro capannoni, vediamo quali sono i materiali eco sostenibili da preferire nella scelta della nostra cucina.

 

 

Il primo passo per rispettare la natura anche nell’arredo è sicuramente scegliere materiali riciclabili, dal legno al vetro, alla pietra oppure all’acciaio, ma ancora più interessati sono i nuovi materiali che utilizzano proprio il materiale riciclato, una scelta doppiamente intelligente, perché evita il consumo delle materie prime e contribuisce allo smaltimento dei rifiuti. A dare vita a una nuova generazione di materiali ecosostenibili – ecopannelli in legno, laccature atossiche e finiture nella sorprendente ecomalta – innovativi sistemi di produzione dalle tecnologie più avanzate.

 

Gli ecopannelli in legno sono composti da piccole particelle di legno ricavate dal riutilizzo di materiale legnoso che evitano l’abbattimento di altri alberi. La loro emissione di formaldeide, il più tossico dei VOC (le emissioni tossiche volatili) è bassissima, ben al di sotto degli standard permessi dalle normative vigenti. Rivestiti con fogli melaminici dai colori più svariati, sono resistenti alle abrasioni e facili da pulire.
L’ecolaccato è una laccatura a basso impatto ambientale realizzata con vernici atossiche all’acqua che riducono del 95% l’emissione di solventi inquinanti. Inodore e priva di sostanze volatili, la laccatura ecologica è un aspetto fondamentale per ridurre l’inquinamento domestico.  
L’ecomalta, nata in origine per pavimenti e rivestimenti, è un materiale ecologico ed ecocompatibile dal grandissimo fascino estetico ancora poco conosciuto nell’arredamento che si adatta perfettamente all’utilizzo nei top e nelle antine da cucina. Esente da leganti idraulici, cemento, calce, gesso o resine epossidiche, è costituita da inerti che provengono per il 40% dal riciclo certificato. La sua adattabilità e resistenza e le caratteristiche traspiranti, ingelive e ignifughe, rendono l’ecomalta un prodotto quasi sensazionale a livello sia tecnologico che estetico.
Il Respet®, il rivestimento dei pannelli dei mobili contenitori con una pellicola prodotta con la plastica riciclata delle bottiglie in PET (Respet®, Riciclo Eco Sostenibile del PET).

L’evoluzione dei nuovi materiali è continua e i suoi risultati sono sorprendenti e di grande ispirazione per la qualità di un design sempre più all’insegna dell’eco-sostenibilità.

 IN FOTO: L’insieme e i particolari della cucina Filoantis33 di Euromobil con la finitura in ecomalta.

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