I trulli degli Arkitetti in Puglia, benvenuti al sole!

Non si può che iniziare con un grande sospiro… quanto vorremmo essere tutti lì! In Puglia, in un accogliente trullo perfettamente restaurato, in quella meravigliosa terra di ulivi, sole, mare e vento, a mangiare insieme con gli architetti Aldo Flore e Rosanna Venezia dello studio Arkitetti, progettisti e padroni di casa, le tradizionali orecchiette alle cime di rapa ascoltando la taranta. La Puglia è certamente anche tanto altro, ma sospiriamo, perché il paesaggio e l’architettura unica e irripetibile dei trulli pugliesi fa venire a noi (cittadini del nord) la voglia di fare immediatamente le valigie e partire verso sud.

Muri bianchi e pietra calcarea della Valle d’Itria sotto il sole pugliese. Le aperture sono quelle originali, finestre minuscole e una porta che rimaneva aperta solo col bel tempo. Per illuminare le stanze, oggi le porte sono vetrate.

Aldo e Rosanna sono specializzati nel restauro dei trulli. Insieme con il loro studio Arkitetti ne hanno ormai restaurati qualche centinaio con l’irrinunciabile supporto dei “trullari”. Sono gli esperti nel taglio della pietra, un’antica maestranza che fortunatamente è sopravvissuta agli anni di abbandono dei trulli nelle campagne per rinascere con la loro recente riscoperta come residenze estive da parte dei turisti, stranieri in primis, che in queste terre magiche ritrovano la pace e il senso autentico dell’accoglienza.

a vista dell’insieme dei Trulli degli Arkitetti. Accanto ai tre tipici coni, l’annesso con le volte a botte.

Dopo tanti trulli ristrutturati per altri, Aldo e Rosanna hanno finalmente trovato il loro. Si trova ad appena dieci minuti di strada dal loro ufficio/ casa ad Ostuni (10 minuti, perché qui il traffico non esiste). Insieme con i loro due figli quasi grandi ci passano ogni momento possibile, anche solo un pomeriggio di sole per cogliere del timo, del rosmarino o i limoni più maturi.

I trulli pugliesi, anche se di tipologia antichissima (si parla di preistoria), in realtà risalgono alla fine del XVII secolo. Nascono in seguito al frazionamento dei feudi, quando contadini e pastori ebbero il permesso di costruire nelle campagne dei ricoveri inizialmente temporanei, piccoli e facili da rimuovere, perciò obbligatoriamente costruiti a secco, con pietre del luogo. Da qui anche la copertura conica autoportante che non necessita di altro sostegno. Di necessità virtù, perché questa è la terra degli ulivi, e se avete presente un ulivo, sapete che non ne potete fare delle travi.

La sala da pranzo con cucina è anche l’ingresso principale. I mobili sono di recupero, come il tavolo da pranzo, un semplice ripiano in legno verniciato di bianco e montato su due cavalletti.
L’atmosfera candida è modernizzata dalle lampade di design. Il nuovo pavimento in pietra calcarea della zona, isolato e areato, è stato il principale intervento della ristrutturazione. La vecchia porta di legno, l’unica apertura un po’ più grande dei trulli, è stata sostituita con una di vetro per avere più luce all’interno.

Questa la pianta dei trulli degli Arkitetti. In grigio vedete i muri. Dove ci sono i tipici coni sui tetti sono spessissimi, riparano dal caldo come dal freddo, perché queste prime antiche costruzioni rurali non avevano riscaldamento e il pavimento era la nuda terra. Le aperture sono ridotte al minimo, qui si rientrava dalla campagna con il buio e tutto quello che serviva era un posto ben riparato. Il primo lavoro degli architetti è stato isolare e areare il pavimento dalla terra per avere dei muri asciutti.

L’anta di una vecchia porta, semplicemente appoggiata alla parete e divisa all’altezza del rubinetto, fa da fondale al piano in pietra della cucina.
Tra uno spazio e l’altro, piccole aperture contribuiscono alla circolazione dell’aria e della luce.

Mobili poveri, dal fascino semplice, raccontano la loro storia attraverso i segni del tempo. Aldo e Rosanna hanno utilizzato quasi tutto l’arredo lasciato dai contadini che si servivano di questi trulli durante il lavoro nei campi e aggiunto qualche pezzo preso dal loro magazzino, un piccolo deposito dove salvano il salvabile, abbandonato nelle case da ristrutturare. Molto spesso sono proprio i nuovi proprietari di queste terre a richiedere mobilio di recupero. Nessuno cerca il lusso qui, ci dice Rosanna, piscina a parte, indispensabile per chi passa in campagna i torridi mesi estivi.

La camera da letto padronale nel trullo più grande con una sua porta vetrata verso l’esterno. In basso, dove i muri sono più spessi, una serie di nicchie allargano l’ambiente.
Il piccolo bagno della camera da letto. Anche qui la pietra calcarea è stata lasciata naturale.
Una piccola nicchia sfruttata come armadio aperto (a sinistra) e il passaggio dal salottino con una vecchia porta d’esterno con gli strati di vernice verde e rossa corrosi, lasciata così com’è stata recuperata.
L’angolo da pranzo in giardino. Lo spazio di proprietà all’esterno è piccolo, ma si perde fra i campi con gli uliveti della piana.

Due architetti, lui di Ostuni, lei di Matera, innamorati della loro terra e, come racconta Rosanna Venezia “molto consapevoli di essere privilegiati a trovarsi in un posto magico”. Aldo e Rosanna vivono il loro lavoro con grande passione e gioia, recuperare i trulli abbandonati non è solo la loro specialità, ma una vera e propria missione. Per la felicità di chi, in questa splendida cornice di sole, è stato conquistato non solo dall’antica architettura rurale, ma soprattutto dal genuino calore della gente, dalla e dall’allegria della musica che aleggia tutto intorno.

Project info

Ristrutturazione di trulli in campagna

Luogo: Ostuni, Puglia, Italia

Ristrutturazione e interior design:
Flore & Venezia, Arkitetti
Via Bettino Ricasoli 8, Ostuni (Brindisi)
Tel: 00 39 (0) 347 6642 597
Email: venezia@arkitetti.it

www.arkitetti.it

Foto:  Courtesy Flore & Venezia, Arkitetti

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