Buon compleanno Moroso

Moroso spegne ben 70 candeline. Il brand di design tutto italiano, nato nel 1952 da un progetto di Agostino Moroso insieme alla moglie Diana, prosegue il suo cammino costellato di successi nel mondo dell’arredo puntando, oggi come allora, sull’approccio creativo.

Da sempre spinto verso l’innovazione, prima con un’indole più artigianale e poi più industriale, Moroso negli anni Ottanta ha iniziato un percorso di ricerca rivolto al design d’autore, lavorando a quattro mani con architetti e designer internazionali. Oggi Patrizia e Roberto Moroso, seconda generazione di famiglia, portano avanti con orgoglio la storia del brand in un processo industriale che ha aggiunto una forte struttura manageriale, senza mai compromettere però la visione artistica insita nell’azienda.

Ricerca e avanguardia, innovazione tecnologica e dei materiali sono i cavalli di battaglia consolidati di  Moroso, che supportano ed enfatizzano la sapiente cura artigianale e la visione poliedrica del brand.

Non a caso in azienda è nata una nuova divisione, More-So, dedicata al potenziamento della ricerca e della sperimentazione applicata all’arredo-design. L’obiettivo, suggerito dal designer e architetto Ron Arad, co-direttore creativo del progetto, è chiaro e ambizioso: migliorare l’efficienza della produzione industriale perché diventi più agile e soprattutto più sostenibile. “Mi piace considerare More-So come la nostra ‘Gallery of Wonders’” ha spiegato Patrizia Moroso “uno spazio aperto e accessibile dove condividere lo stupore e la meraviglia del backstage”. Da questa divisione, infatti, nasceranno mobili e oggetti unici o in edizione limitata, veri pezzi di design d’autore non necessariamente tramutati in prodotti seriali.

Il nome More-So, gioca sulla pronuncia inglese del nome Moroso e rimanda all’approccio aperto al confronto e alla contaminazione con altre sfere, dall’architettura alla filosofia, dall’arte alla tecnologia. Una scommessa, ancora una volta, di un brand fiero della sua indipendenza che oggi opera in oltre 80 paesi nel mondo e rappresenta uno dei cardini del design italiano. Perché sa andare oltre la mera produzione di complementi d’arredo, puntando piuttosto a diffondere la cultura della bellezza nella società. Traducendo il design nel volano capace di ispirare le persone verso un mondo migliore.

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